La Chiesa secolare dei Santi Zenone e Martino

Nel centro storico di Lazise, nei pressi di Porta San Zeno, si trova la maestosa chiesa dei Santi Zenone e Martino, caratterizzata da una facciata bianca che insieme alle colonne decorate ricordano un tempio dell’antica Roma. Un’altra peculiarità di questa chiesa è il suo alto campanile bianco a pianta quadrata con sotto l’orologio.

I primi documenti che citano l’esistenza dell’attuale chiesa di San Zenone risalgono al XII secolo. La chiesa venne edificata all’interno della fortificazione di Lazise, come cappella soggetta alla Pieve di San Martino che invece si trovava fuori dalle mura. Un avvenimento importante per le sorti della precedente pieve è stato l’attacco nel 1528 delle truppe di Arrigo di Brunswick, al servizio di Carlo V, che misero a ferro e fuoco Lazise, distruggendo la pieve di San Martino che da quel momento venne abbandonata.

Alla fine del 1700 venne incaricato l’architetto Luigi Trezza per progettare l’ampliamento della Chiesa, ma i lavori furono poco tempo dopo interrotti, a causa dell’arrivo delle truppe francesi di Napoleone. Ripresero i lavori di restaurazione nel 1820, che però vennero nuovamente sospesi per la mancanza di fondi e finalmente completati nel 1840-41 grazie all’aiuto della popolazione.

La chiesa si presenta in perfetto stile neoclassico, come dimostrano le colonne che sostengono la trabeazione concluse con i capitelli in stile corinzio. Per unire il vecchio e il nuovo, all’interno sono collocati due altari laterali che risalgono alla chiesa precedente. Inoltre, potrete trovare alcune opere come: la pala di San Martino che si trova nel coro, la Via Crucis, la pala del Sacro Cuore e il Cristo.

Informazioni utili

Chiesa parrocchiale dei Santi Zenone e Martino, Via Chiesa, Lazise, VR, Italia

Il Lungolago di una storica piccola Venezia

Il lungolago Marconi rappresenta un punto di interesse da non perdere durante un soggiorno a Lazise. Questa suggestiva passeggiata si collega a nord con i comuni di Cisano, Bardolino e Garda, mentre a sud, prima con le spiagge e poi con Peschiera del Garda.
Per raggiungere il lungolago si può passare da una delle tre antiche porte, ovvero Porta San Zeno, Porta Cansignorio e Porta del Lion.

Il lungolago è caratterizzato da una pavimentazione che richiama le onde, poiché un tempo l’acqua si riversava a ridosso dell’attuale passeggiata, arrivando fino ai portici dei ristoranti. Lazise venne per questo definita una piccola Venezia, costruita interamente sull’acqua, le cui vie erano percorribili esclusivamente con le proprie imbarcazioni. Queste calli erano state progettate anche con un sistema di difesa costituito da palizzate che impedivano ai nemici di entrare nel paese. In prossimità del Porto Nuovo è da segnalare la presenza di una statua in bronzo che rappresenta la Sirenetta del lago, una figura femminile che balza su uno scoglio uscendo dall’acqua e che, specchiandosi nel lago, dona un’immagine di lucentezza.

All’inizio del lungolago Marconi, c’è un’epigrafe in marmo che ricorda che Lazise è il comune più antico d’Italia: infatti il 7 maggio 983 l’imperatore Ottone II concesse agli originari di Lazise il privilegio di fortificare il borgo con mura turrite e di godere di ampie autonomie amministrative, in particolare nei commerci e nella pesca.

Informazioni utili

Lungolago Marconi, Lazise, VR, Italia

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