Cosa Mangiare

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Prodotti locali, sapori genuini, cucina di montagna e lago

SCOPRI I PIATTI E I PRODOTTI TIPICI CHE PUOI GUSTARE SUL GARDA VENETO

I Bigoli con le sarde del Garda

Questo piatto della tradizione gastronomica del Garda Veneto, unisce una varietà di pesce tipica del lago, con i bigoli, pasta veneta all’uovo prodotta tradizionalmente. Questa semplice ricetta, tramandata da generazioni, prevede che le sarde fresche vengano rosolate in padella con olio extravergine di oliva Garda DOP, aglio, peperoncino e prezzemolo, utilizzate poi come condimento in cui far saltare la pasta.

Piccola curiosità: potete gustare questo piatto in diverse manifestazioni gastronomiche come il Palio de la Sardela, che si tiene ogni anno a Lazise.

Luccio in salsa alla gardesana

Il luccio, pesce di lago tenero e magro, è il protagonista di questa ricetta originaria del comune di Torri del Benaco. Appena pescato, servito con ingredienti locali come limoni, capperi, acciughe e olio del Garda, è un piatto dal gusto fresco e delicato, perfetto da abbinare ad una porzione di polenta.

Risotto con la tinca

Cosa c’è di meglio di un buon risotto vista lago? Questo piatto è tra i più amati della tradizione gastronomica del Garda, basta sedersi in uno dei tanti ristoranti affacciati sul lago e lasciarsi sorprendere dal sapore intenso della tinca.

La polpa, una volta lessata, viene fatta rosolare in un soffritto di olio extravergine di oliva Garda DOP, carota, sedano, cipolla, aglio, rosmarino, prezzemolo, pepe ed erbette.

In seguito si aggiunge il riso mantecato con il brodo di cottura della tinca, burro del Monte Baldo e parmigiano.

Sarde del Garda in saor, alla griglia o fritte

Le sarde in saor, pescate rigorosamente nel Garda, vengono fritte e servite con cipolle cotte con aceto e poi caramellate con pinoli e uvetta. Si tratta di una preparazione che già i pescatori veneziani, imbarcati per lunghi periodi, utilizzavano per conservare in ottimo stato il pesce fritto. Un’altra idea per apprezzare le sarde? Friggerle, passandole prima nel pangrattato e poi nell’olio extravergine di oliva Garda DOP, oppure grigliarle e condirle con un filo d’olio per esaltare al massimo il loro sapore.

Lavarello alla griglia

Il lavarello, è un pesce che si distingue per gusto e sapore, da apprezzare al meglio cotto alla griglia e condito con un filo di olio Garda DOP, accompagnandolo a vini locali come il Lugana, il Custoza o il Chiaretto.

Fritto di lago

È uno dei piatti più saporiti della tradizione gardesana a base di aole di lago, filet­ti di tro­ta lacus­tre, pesce per­si­co, core­gone e gam­beri d’acqua dolce, servito con polen­ta bian­ca frit­ta e innaf­fi­a­to da un otti­mo e fres­co Lugana Doc.

Risotto con gli asparagi

Piatto primaverile, molto diffuso nell’entroterra del Garda Veneto, in particolare a Rivoli Veronese: l’asparago ama infatti il terreno sabbioso di questo anfiteatro morenico e costituisce una delle eccellenze di Rivoli che lo celebra con una festa dedicata, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Il riso viene tostato in olio extravergine di oliva Garda DOP e cipolla, mescolato con gli asparagi, e bagnato con vino bianco. Una volta cotto, viene mantecato con burro e parmigiano grattugiato.

Le guancette di Sona

(Guancette di Vitello brasate al Bianco di Custoza)

Ingredienti per 4 persone: 4 guancette di Vitello (600 gr. circa); 200 ml di bianco di Custoza; rosmarino, salvia e aglio tritati; sale, pepe, olio extravergine di oliva; 2 carote, 1 cipolla, 2 porri.

Preparazione: Tritate le verdure finemente con il coltello e stendetele in una placca da forno. Adagiate le guancette sulle verdure(tutto a crudo), aggiungete l’aglio il rosmarino e la salvia tritati e infine l’olio di oliva.

Mettete in forno a 150 gradi per 40 minuti, a metà cottura girate le guancette bagnando con il bianco di Custoza.

Passati i 40 minuti di cottura verificare se sono cotte punzecchiando le guancette, se esce acqua, lasciate cuocere fino a quando non ne esce più. Tagliate a medaglioni e servite.

La polenta Carbonèra

Questo tipico piatto locale può essere gustato in diversi comuni del Garda Veneto, in particolare a Malcesine durante le sagre di paese: ricetta povera e antica, si basa su ingredienti sempre presenti come olio extravergine di oliva Garda DOP, polenta e formaggio del Monte Baldo. Il risultato? Una varietà di polenta detta “consa” in dialetto, cioè acconciata, perché alla farina di mais si aggiunge formaggio fuso tradizionalmente proveniente dalle malghe del Monte Baldo.

Piccola curiosità: i carbonai (da qui il suo nome) la consumavano abitualmente, portandola quotidianamente con sé avvolta in uno straccio.

Guancette di vitello e trippa

Nell’entroterra gardesano, si tramandano ricette antiche, come ad esempio il coniglio con la polenta, da gustare in paesi come Bussolengo o Sona.

Proprio da quest’ultimo comune, arriva la tradizione delle guancette di vitello in umido, provenienti rigorosamente da allevamenti locali, mentre nella zona di Bussolengo si può apprezzare la trippa, piatto povero legato alla tradizione contadina, da provare sia nella versione in brodo che cucinata alla parmigiana.

La garronese veneta

Sempre dall’entroterra del Garda Veneto, a Brenzone sul Garda, arriva un’altra prelibatezza: la garronese. Si tratta di una carne tenera e succosa di alta qualità ottenuta da animali di razza Garonnese allevati in Veneto per più di otto mesi e alimentati con cereali provenienti per la maggior dal territorio, seguendo un capitolato di produzione.

Delicata e tenera si può apprezzare particolarmente gustandola cruda, ma il suo sapore viene esaltato anche nella cottura a sangue o nelle cotture lunghe, come nel caso di brasati e stracotti.

Il riso Maridà

Cucinare un risotto tradizionale: tostare il riso in burro/olio ed aggiungere man mano brodo di bovino. A metà cottura aggiungere una cucchiaiata di farina bianca portando a cottura. Preparare a parte un ragù di carne con un po’ di pomodoro. Il ragù può essere cucinato in modo tradizionale con carne di maiale e vitello, cipolla e rosmarino. La ricetta originale prevedeva l’uso di carne di pollo o gallina e le sue frattaglie (fegato, cuore, intestino ed “ovarole”). Distendere su una pirofila imburrata strati alternati molto sottili di riso, prosciutto cotto e formaggio.

Completare il contenitore con formaggio grana grattugiato e pezzetti di burro. Mettere in forno per alcuni minuti per ottenere un buon amalgama e servire molto caldo.

Il tartufo nero del Monte Baldo

Il Monte Baldo racchiude un tesoro enogastronomico prezioso: il “tuber melanosporum”, chiamato anche tartufo nero dolce. Aromatico e delicato, è diventato un vero e proprio prodotto simbolo della tradizione montebaldina, peculiarità di Caprino Veronese.

A fine agosto, un intero weekend viene dedicato alle degustazioni di piatti tipici a base di tartufo nero e di prodotti provenienti dal territorio Baldense.

Piccola curiosità: il tartufo del Monte Baldo è noto già dal Cinquecento, mentre sul finire dell’Ottocento si trovano testimonianze scritte di “odorosi ed eccitanti tartufi destinati a essere delizia delle mense signorili”.

Il Monte Veronese

Il Monte è il formaggio tipico del Monte Baldo, prodotto nelle casére, in zone montane ricche di pascoli che si nutrono naturalmente. Fresco o stagionato, è ricavato per circa due terzi da latte di vacca intero e per la parte restante da latte parzialmente scremato. Il formaggio matura in un paio di mesi in cantine fresche ed umide, dove le forme vengono rivoltate con regolarità.

I Marroni di San Zeno DOP

Altro fiore all’occhiello del Monte Baldo sono i Marroni di San Zeno, che dal 2003 hanno ottenuto il marchio DOP. I rigidi standard qualitativi hanno reso questo prodotto un’eccellenza gastronomica italiana, ma non solo: i Marroni di San Zeno sono anche patrimonio culturale dei cittadini, che ogni anno si riuniscono per celebrarlo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.

Casat del Baldo

Uno dei formaggi più richiesti e rinomati di Malcesine è il “Casat del Baldo”. Il formaggio viene prodotto dal latte delle mucche che pascolano nell’area di montagna del paese, ed è caratterizzato da un’aroma gradevole con note piccanti.

Pesche e kiwi di Bussolengo

La coltura delle pesche vanta origini antiche nel territorio di Bussolengo. Da un secolo e mezzo la peschicoltura, che all’inizio si concentrava solo sulle “cultivar precoci” e a “pasta bianca”, è una voce fondamentale dell’economia locale. La zona di coltivazione locale di pesche e nettarine è caratterizzata da un ambiente particolarmente adatto per tipo di terreno, clima, precipitazioni e collocazione protetta dal sistema alpino e mitigata dal lago di Garda.

Anche la coltivazione del kiwi si è estesa rapidamente nell’entroterra gardesano e nell’alta e media pianura veronese. In queste aree il clima è favorevole a questa specie, grazie soprattutto all’influenza termoregolatrice del Garda e alla presenza dei Monti Lessini, che rallentano le correnti d’aria fredda provenienti da nord.

Il broccoletto di Custoza

Il broccoletto di Custoza è una pianta di dimensioni medio-piccole, un tempo coltura di recupero per i terreni più aridi della zona. Ha un gusto inconfondibile, molto delicato e leggermente dolce, da consumare semplicemente scottato in acqua bollente, condito con olio extravergine di oliva e accompagnato da un uovo sodo e del salame o della salsiccia fresca.

I Tortellini e i Tortelli di Valeggio sul Mincio

I Tortellini di Valeggio, in dialetto “agnolin“, sono considerati un capolavoro della tradizione gastronomica locale. Fatti a mano, il ripieno si adatta ai prodotti del territorio: radicchio rosso e formaggio Monte Veronese stagionato, porri, guanciale, sedano di Verona, crema tartufata, porcini, speck e castagne.

Come gustarli? Con burro e salvia, in brodo o nei tanti ristoranti del paese, o a casa, acquistati nei pastifici artigiani locali.

Piccola curiosità: a questo prodotto sono legati due eventi di rilievo, La Festa del Nodo d’Amore, una cena all’aperto sul Ponte Visconteo a Borghetto e dell’itinerante kermesse enogastronomica Tortellini e Dintorni che si svolge a settembre per 3 giorni nelle vie del centro storico coinvolgendo tutte le attività del paese.

La fogassa de Cavaion

La Fogassa de Cavaion è un dolce tipico della tradizione veneta, a base di olio extravergine del Garda Dop. Si tratta di una ricetta dalle origini povere che le donne di una volta preparavano con ingredienti poveri che si trovavano in casa. Considerata come ottima alternativa al pane, oggi il piatto rappresenta un traguardo dolciario della tradizione culinaria della zona del Garda. Preparato e cucinato sulla “gradela” (graticola), sulle braci del focolare.

Il Bacio di Bussolengo

Il « Bacio di san Valentino» è un dolce tipico della tradizione di Bussolengo, in onore della festa degli innamorati. Nel 2016, i pasticceri del paese hanno dato vita a questa originale ricetta che consiste in un pasticcino secco a base di albume, nocciole, zucchero e un goccio di liquore Strega, il tutto decorato con una nocciola intera.

La Torta delle Rose

La torta delle rose è una specie di pane arricchito con uova, burro e zucchero, tipico di Valeggio sul Mincio. La preparazione prevede che l’impasto venga fatto riposare per circa sei ore, steso con il mattarello, arrotolato e poi disposto nello stampo per creare un bouquet di rose, la tipica forma che contraddistingue questo dolce.

Dolci con le pesche

Anche le pesche, soprattutto nell’entroterra del Garda Veneto e in particolare nel territorio di Sona, Bussolengo e Valeggio sul Mincio, vengono servite sciroppate o ripiene di amaretti e cioccolato. Nei migliori ristoranti di Bardolino sono il segreto di gustosi dessert, come lo strudel di pesche e amaretti.

I sanvigilini

Fragranti biscotti di pasta frolla arricchiti di uva sultanina, ottimi per accompagnare il caffè o i liquori. Originari di Punta San Vigilio a Garda, furono serviti da Leonard Walsh che li fece impastare per la prima volta in occasione della visita di Winston Churchill, allora primo ministro del Regno Unito, subito dopo la seconda guerra mondiale.

Il Dolce di Valeggio

Questo dessert tipico di Valeggio sul Mincio, è composto da tre strati di pan di spagna con crema al burro di vaniglia, crema al burro di cioccolato, ricoperto da morbida glassa al cacao.

Il fogassin

Ingredienti: 300gr di farina; 3 o 4 cucchiai di zucchero; 1 pizzico di sale, 1 pizzico di bicarbonato; 3 cucchiai di olio; latte q.b. .

Preparazione: Fate un cratere nella farina, aggiungete sale, bicarbonato, un po’ di succo di limone, lo zucchero e l’olio.

Mescolate con una forchetta, quando l’impasto è omogeneo aggiungete piano piano il latte e impastate energicamente fino a formare una palla.

Adesso stendete la palla alta 1,5 cm al massimo. Quando avete dato la forma al vostro fogassin, spennellatelo, sopra e sotto, con l’olio.

Ora lo appoggiate alla piastra di ghisa pre-riscaldata o sopra una graticola sul camino

Va servito freddo. Buono anche accompagnato da marmellata o miele e un buon bicchiere di vino rosso.

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