Punto di interesse

Pieve di Santa Giustina – Palazzolo di Sona


La piccola chiesa di origine romanica su un colle a nord del paese

Si narra che San Zeno, vescovo di Verona nel IV secolo, venisse a celebrare la messa su questo colle, a metà strada tra Verona e il lago di Garda, per incontrare, evangelizzare e battezzare le popolazioni del luogo e della zona del lago. Il termine pieve, infatti, deriva dal latino “plebs”, popolo, e indicava un luogo di riunione e di ritrovo generalmente agreste. La pieve è datata intorno al Mille, certamente era già esistente nel 966, come attesta una pergamena conservata nell’Archivio di Stato di Verona. È costruita con sassi disposti a spina di pesce e lavorati con malta ornata di losanghe, per renderli più armonici nella sobria struttura romanica. Fu eretta sul luogo dove in precedenza esisteva una chiesa longobarda e prima ancora un tempio pagano di epoca romana. In epoca romana e longobarda fu sede di sacri riti, pagani prima e cristiani poi. Sono chiaramente identificabili un’ara romana murata in sporgenza all’angolo sinistro della facciata della chiesa, probabilmente un antico altare pagano.

Questo luogo sacro ha l’originalità di avere una sola navata ma due absidi che racchiudono l’una l’altare maggiore, l’altra l’antico fonte battesimale. L’interno era completamente dipinto: gli affreschi rimasti sono di inestimabile pregio, i più antichi risalgono addirittura all’anno Mille.

Informazioni utili

Pieve di Santa Giustina, Via Santa Giustina, Sona, VR, Italia

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